Nel giro di pochissimi anni, il “metaverso” è passato dall’essere la promessa di una nuova era digitale al diventare un termine quasi imbarazzante, relegato ai comunicati stampa d’archivio. Annunciato come la prossima rivoluzione di Internet, oggi sopravvive a malapena nei titoli di qualche convegno e nelle brochure dei visori XR. Nel frattempo, l’intelligenza artificiale ha catalizzato l’attenzione globale, lasciando dietro di sé un ecosistema immersivo frammentato, acerbo e spesso vuoto. La domanda è inevitabile: come abbiamo potuto bruciare un’idea tanto potente in così poco tempo?